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il Duomo













la Chiesa di San Pietro











La Chiesa di San Pietro è il più antico edificio religioso della città di Grosseto. La chiesa si trova lungo Corso Carducci, la principale via del centro storico cittadino, nei pressi del crocevia che conduce verso le vicine chiese dei Bigi e di San Francesco. La Chiesa di San Pietro fu edificata in epoca altomedievale come chiesa stazionale plebana lungo il tratto della Via Aurelia. L'antica via consolare romana attraversava, infatti, il centro cittadino, seguendo l'attuale percorso di Corso Carducci, che congiunge Piazza Dante a Porta Nuova. La posizione della chiesa era all'estremità settentrionale del centro storico medievale e si trovava sullo stesso asse, alla cui estremità opposta meridionale sorgeva la perduta chiesa di San Giorgio. Inoltre, la distanza tra queste due chiese lungo la direttrice nord-sud era identica a quella che intercorreva tra la chiesa di San Michele e la chiesa di Santa Lucia, entrambe scomparse, lungo l'asse ovest-est. Nel corso dei secoli la chiesa ha subito vari interventi di ristrutturazione che hanno in gran parte modificato l'aspetto originario; il campanile retrostante è stato costruito in epoca seicentesca, al posto di una preesistente torre campanaria o a completamento di un'opera rimasta incompiuta nel tempo. L'aspetto attuale dell'edificio religioso è dovuto principalmente ai restauri effettuati nel corso del Settecento e durante il secolo successivo. La Chiesa di San Pietro si caratterizza per l'abside in stile romanico dalla caratteristica forma semicircolare; le pareti esterne si presentano in pietra, ove sono ben visibili alcuni blocchi in travertino che spezzano a tratti il rivestimento primario. Il campanile seicentesco in laterizio si innalza a destra dell'area absidale, poggiando su un basamento in pietra di probabile epoca medievale; alla sommità della torre campanaria si eleva una piccola cupola. Il fianchi laterali dell'edificio religioso sono occultati da una serie di palazzi e fabbricati che hanno quasi completamente inglobato l'antica chiesa. La facciata presenta il portale preceduto da una coppia di scalini e affiancato da due lesene, culminanti entrambe con un capitello sommitale. Sopra il portale, la facciata si presenta interamente intonacata e, nella parte centrale, si apre una bifora, spartita da una colonnina centrale provvista di pregevole capitello; in alto, un'ulteriore piccola apertura circolare precede l'arco a tutto sesto. La parte sommitale della facciata è coronata da una serie di piccoli archi ciechi, che poggiano su mensole leggermente sporgenti verso l'esterno. Di fianco alle lesene che delimitano il portale, sono presenti sulla facciata 4 bassorilievi (2 per ogni lato), databili tra il periodo bizantino e l'epoca altomedievale. Un bassorilievo raffigura elementi vegetali, su un altro è scolpita una figura umana, mentre gli altri due si caratterizzano per una serie di animali. L'interno della chiesa si presenta a navata unica, con gli originari elementi stilistici romanici oramai perduti, a seguito di vari interventi di ristrutturazione che si sono susseguiti nel corso dei secoli.

la Chiesa dei Bigi




La Chiesa dei Bigi, annessa al Convento delle Clarisse, è una delle storiche chiese di Grosseto. L'edificio religioso si affaccia su "Piazza Baccarini" all'imbocco di "Strada Vinzaglio" (lateralmente rispetto al Museo Archeologico e d'Arte della Maremma) e, con il suo fianco laterale sinistro, delimita parzialmente la piazza che si apre davanti alla vicina Chiesa di San Francesco.
L'edificio religioso venne costruito assieme al convento nel tardo Cinquecento, probabilmente su un preesistente oratorio di origini medievali, a seguito della demolizione di una nunziatura femminile, il Monastero della Santissima Annunziata, avvenuta per lasciar spazio alle nuova cinta muraria medicea.
Le monache dell'ordine di "Santa Chiara" si stabilirono tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento nel fabbricato attiguo alla chiesa, che assunse così la denominazione di Convento delle Clarisse. Con il passare degli anni, la struttura religiosa assunse notevole importanza, tanto da richiederne l'ampliamento attraverso un collegamento con l'edificio situato oltre l'arco del "Chiasso delle Monache", che venne così incorporato all'interno del complesso.
Le monache rimasero presso questo convento fino alla fine del Settecento, epoca in cui la Chiesa dei Bigi era divenuta sede dell'oratorio dell'omonima congregazione. Da allora, l'intero complesso religioso andò incontro ad un lento ed inesorabile declino, che lo rese marginale rispetto ai vicini luoghi di culto, fino alla sua definitiva chiusura avvenuta attorno alla metà del secolo scorso.
La Chiesa dei Bigi si trova sulla sinistra rispetto ai locali dell'antico Convento delle Clarisse, ben distinguibile per il pregevole campanile a vela che si eleva dalla parte centrale del tetto a capanna che copre la facciata principale in laterizio. Il portone d'ingresso è sovrastato da un timpano triangolare che richiama elementi stilistici rinascimentali, pur dominando, nell'insieme, l'impronta barocca; al centro della facciata, tra il timpano e il campanile a vela sommitale, si apre una piccola finestra quadrata. Ai lati della facciata, sono collocati alcuni blocchi di travertino, di dimensioni irregolari, che poggiano l'uno sull'altro, interromposi nella parte alta dove il rivestimento torna ad essere in laterizio.
Una serie di lavori di restauro, terminati nel 2005, ha riportato all'antico splendore l'interno dell'edificio religioso, ad aula unica, dove spiccano gli altari seicenteschi in tipico stile barocco.
L'antico Convento delle Clarisse, addossato al lato destro della chiesa, si spinge oltre il caratteristico arco del "Chiasso delle Monache". L'intero complesso, che si sviluppa su tre livelli, ospita il Museolab della città di Grosseto e una sezione del polo universitario grossetano; al contrario, la chiesa non è attualmente visitabile, anche se sono allo studio alcuni progetti per renderla fruibile per manifestazioni e rassegne culturali.